lunedì 19 luglio 2010

Un panino in valigia


Soffro di sindrome letargica pre-stressiva. Non so se esiste, ma io di sicuro ce l'ho.


Si manifesta prima di ogni evento che so già di per certo stressante. Ad esempio le partenze.
Tra pochi giorni rientriamo. L'elenco delle cose da fare è enorme, il tempo è poco e gli imprevisti (come a Monopoli!) sempre troppi e assurdi.
Così mi accade che passando accanto a qualsiasi luogo che potrebbe invitare a una posizione orizzontale - rilassante il mio polo di attrazione subisca un brusco spostamento verso l'oggetto in questione e io debba sforzarmi per non ritrovarmici sdraiata.
Se ciò accade non ho nemmeno il tempo di realizzarlo che dormo profondamente sognando valigie già pronte, casa lucida e profumata, figli sorridenti, ben vestiti silenziosi. Silenziosi? Gatta ci cova.
A questo punto mi sveglio.

Il panino della valigia


Difficile preparare le valigie con i figli che saltellano dappertutto. "Mamma mi ha preso la Barbie" "Artur restituisci la barbie a Ginevra" (dove cavolo ho messo il costume da bagno?) ""Mamma mi ha buttato le figurine per terra!" "Ginevra raccogli le figurine di tuo fratello" (ma stavo cercando cosa?)
Impossibile concentrarsi. E allora? "Allora bambini oggi picnic in spiaggia!"


3 panini
4 uova
Pecorino dolce
Pochissimo salePepe (ma solo per il mio panino)

Taglio a pezzettini irregolari il pecorino. Sbatto le uova con pochissimo sale. Friggo un terzo del composto in una padella leggermente imburrata e a fine cottura ci metto sopra i pezzettini di pecorino che fondono appena appena. Ripeto l'operazione per le altre due frittatine (ma alla mia aggiungo il pepe che mi piace e mi illudo mi svegli).
Apro i panni a metà e ci metto le frittatine. Volendo si può aggiungere insalata verde e pomodori. Ma siamo in partenza e il frigo è vuoto.

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